La frittata di carciofi

Con l’arrivo della bella stagione e con le temperature in rialzo, e’ bello portare a tavola piatti appetitosi e allo stesso tempo veloci da preparare.

In “onore” del nostro tanto amato Carciofo di Montelupone, oggi vi propongo una ricetta facile facile ma con un ingrediente speciale:

La frittata di carciofiLa frittata di carciofi è un piatto veloce e ricco di nutrimento. Può essere servita come aperitivo, antipasto o contorno oltre a piatto principale. Siete pronti? Ecco allora la lista degli ingredienti indispensabili:

Ingredienti
Carciofi di Montelupone
prezzemolo
sale
pepe
limone
uova
parmigiano
pecorino

Tempo di preparazione
30 minuti

Difficoltà
Bassa

Per fare una buona frittata pulite i carciofi togliendo le foglie esterne. Riempite una ciotola con dell’acqua e spremeteci dentro il limone, riponeteci i carciofi puliti per qualche minuto poi tagliateli a spicchi molto sottili.

Sbattete le uova, aggiungete il parmigiano e il pecorino grattugiati, salate e pepate. Unite i carciofi e il prezzemolo tritato. Cuocete in un tegame coperto a fiamma bassa per 15 minuti poi rigiratela e proseguite la cottura senza coperchio per altri 10 minuti.

Conservazione
In frigo due giorni

Consigli
Buon appetito!

Ecco un video molto utile su come pulire e conservare correttamente i carciofi:

https://youtu.be/yekmmbRZG6s

Tonnarelli con fave e mollica di pane alle erbe spontanee

Sono rientrata in Italia da qualche giorno e ho organizzato un paio di pranzi, rigorosamente a casa, per poter salutare amici e parenti durante le festività pasquali.
Ho chiesto a Silvia e Donatalella, le titolari della scuola di cucina “Fabrica del Gusto” di Fabriano (http://www.fabricadelgusto.it) di consigliarmi qualche ricetta da provare per soddisfare i miei ospiti. E, non solo mi hanno suggerito piatti davvero sfiziosi da preparare, ma si sono anche offerte di accompagnarmi a fare spesa per scegliere gli ingredienti migliori.
La portata principale che servirò (seguendo le indicazioni delle mie maestre:-), è:

 “Tonnarelli con fave e mollica di pane alle erbe spontanee”

Si tratta di un piatto che esalta la genuinità degli ingredienti quindi, per l’elemento principale, non ho avuto dubbi: “Tonnarelli Antica Pasta” del Pastificio Marcozzi di Campofilone (www.anticapasta.it)Vi svelo questa succulenta ricetta proposta delle due chef più ricercate del mio territorio:

Tonnarelli con fave e mollica di pane alle erbe spontanee
Ingredienti per 4 persone
250 gr di Tonnarelli Antica Pasta
250 gr di fave fresche
3 cucchiai di mollica di pane raffermo grattugiata
Erbe spontanee finocchietto selvatico
Olio extra vergine di oliva
Aglio
Sale e pepe
Peperoncino facoltativo

Sbollentare(sbianchire) le fave in acqua bollente e salata per qualche minuto, scolarle e passarle in un bagno di acqua e ghiaccio per preservarne consistenza e colore, una volta fredde togliere a mano la pellicina esterna.In un mixer frullare la mollica con il finocchietto.

Altro ingrediente fondamentale e profumatissimo: il finocchietto selvatico

In una padella far rosolare l’aglio con l’olio (e a piacere peperoncino), unire le fave e lasciar insaporire per qualche minuto.

In un’altra padella con un filo d’olio tostare la mollica aromatizzata al finocchietto. Cuocere la pasta in acqua bollente salata per 4-5 minuti, condire con le fave, la mollica tostata e servire.

Buon appetito!!!

La Crescia Sfojata…ed e’ subito Natale!

Anche quest’anno il Natale si avvicina e noi di Discovermarche in collaborazione con le nostre amiche Silvia e Donatella di Fabrica del Gusto vi proponiamo un dolce tipico del Natale marchigiano: la “crescia sfojata”

CRESCIA SFOJATA (per 5/6 persone)

per la sfoglia:

  • 150 gr di farina 00
  • 100 gr di acqua calda
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • un pizzico di sale

per il ripieno:

  • 2 mele Renette (circa 400 gr)
  • 15 noci
  • 60-70 gr di uvetta sultanina
  • 150 ml di succo di mele bio (in alternativa rum/brandy/sherry)
  • due cucchiai di zucchero di canna
  • un cucchiaio abbondante di cannella in polvere
  • scorza grattugiata di un limone biocrescia-sfojata-1Preparate l’impasto per la sfoglia: 


Scaldate l’acqua, deve essere abbastanza calda ma non bollente. Setacciate la farina in un recipiente, aggiungete il sale e l’olio e versate a mano a mano l’acqua calda mescolando. Quando la farina avrà assorbito tutta l’acqua, togliete l’impasto dal recipiente e cominciate a lavorarlo con le mani su una spianatoia per un paio di minuti, fino ad ottenere un impasto morbido, quasi appiccicoso ma che comunque non resta attaccato alla spianatoia o alle dita. Mettete l’impasto a riposare, coperto da un panno umido o da una pellicola, per circa mezz’ora.

Preparate il ripieno:

Riscaldate il succo di mele e versatelo in una ciotola dove avrete messo l’uvetta. Lasciate ammorbidire per una ventina di minuti. Lavate sotto l’acqua corrente le mele, sbucciatele, toglietene il torsolo, tagliatele a fettine sottili. Mettete le fettine di mela in un recipiente, aggiungete lo zucchero di canna, le noci tritate grossolanamente, l’uva scolata e ben strizzata, la cannella e la scorza del limone. Riscaldate il forno a 200° C (modalità statica).

 Stendete la sfoglia:

Mettete una tovaglia pulita (possibilmente lavata con sapone neutro e ben sciacquata), di lino o di cotone, sopra a un tavolo. Infarinatela leggermente, prendete l’impasto e cominciate ad appiattirlo con le mani, quindi spianatelo aiutandovi con un mattarello. Quando la sfoglia comincerà ad essere abbastanza sottile mettete da parte il mattarello, sollevate la sfoglia dal tavolo aiutandovi con le mani e, tenendola con le nocche nella parte sottostante, cominciate a tirarla verso l’esterno facendola girare ogni tanto e facendo attenzione che non si rompa. La sfoglia deve diventare praticamente trasparente. Riponetela nuovamente sulla tovaglia (dovreste aver ottenuto una sfoglia quadrata di circa cinquanta centimetri per lato). Siccome i bordi saranno rimasti un po’ più spessi, passate con le dita lungo tutta l’estremità della sfoglia tirando la pasta per assottigliarla.

Disponete sulla sfoglia il ripieno avendo cura di lasciare liberi 2 cm dal bordo.

Aiutandovi con la tovaglia sollevate la sfoglia ed iniziate a rotolarla su se stessa. Fatti un paio di giri, ripiegate verso l’interno anche i due lembi esterni e continuate ad arrotolare fino alla fine. 

Trasferite delicatamente la sfoglia su una teglia ricoperta di carta da forno, spennellatela con burro fuso ed infornate. Cuocete per 30-40 minuti fino a quando la sfoglia risulterà dorata.

Lasciate raffreddare quindi tagliate a fettine.crescia-sfojata-2Buon Appetito e Buon Natale!!!

Olive all’ascolana: le regine del fritto!

 

18.Olive_lowUna croccante sfera dorata, un ripieno succulento…stiamo per parlare di uno dei piatti tipici piu’ amati della cucina marchiginana: le “Olive all’Ascolana”.

Le olive all’ascolana devono il loro nome alla città di Ascoli Piceno. Sono composte da olive verdi in salamoia, farcite all’interno da un composto tenero a base di carne.zoom_48818529_greche

La storia dell’ oliva ascolana è lunga…
Già nell’antichità le olive in salamoia (verdi e nere) rappresentavano un pasto molto nutriente, tanto che i legionari romani se ne nutrivano e portavano sempre nelle loro bisacce un pugno di olive per i momenti più duri.
I ricchi cercavano però qualcosa di meglio e quindi si rivolgevano alle olive picene che Ascoli (capitale del Piceno) esportava a Roma.
La qualità fu apprezzata anche dai monaci Benedettini-Olivetani, mentre il Papa Sisto V che se le faceva mandare in Vaticano. Conosciute ed apprezzate in Italia e all’estero, le Olive all’Ascolana sono un piatto degno di una certa attenzione!

 

Ecco la nostra ricetta…

OLIVE ALL'ASCOLANA...

Olive all’Ascolana…

Ingredienti:

2 cucchiai di olio d’oliva
1 cipolla tritata
1 carota tritata
1 gambo di sedano tritato
1 kg olive verdi in salamoia (varietà Tenera Ascolana)
100 g di macinato di maiale
100 g di macinato di manzo
100 g di macinato di pollo
1 bicchiere di vino bianco
prezzemolo tritato
3 uova (una per l’impasto e 2 per l’impanatura)
2 cucchiai di formaggio parmigiano grattugiato
scorza grattata di mezzo limone
noce moscata
pangrattato
sale
farina
olio di girasole

Procedura:

Scaldare l’olio di oliva in una padella larga e farla dorare a fuoco medio. Aggiungere la carota ed il sedano tritati e continuare a cuocere per 5 minuti. Aggiungere la carne macinata e fare dorare a fuoco medio. Aggiungere il bicchiere di vino e lasciare evaporare. Abbassare la fiamma e cuocere per 30 miniuti a fuoco basso. Salare.

Una volta che la carne si sarà raffeddata, tritarla il più finemente possibile (usare un robot da cucina). Incorporare l’uovo, il formaggio grattugiato, la noce moscata, 2 cucchiai di pangrattato, la bucci di limone ed il sale .

Amalgamare bene tutti gli ingredienti e raccoglierli in una ciotola.

Preparate le olive: con un coltellino denocciolarle iniziando dalla parte superiore del frutto e ritagliando a spirale la polpa.

olive-ascolane.4

DSC_8385Farcire le olive con il composto della ciotola, compattarlo molto bene.

Ecco come appare l'oliva ripiena!

Ecco come appare l’oliva ripiena!

Passare le olive prima nella farina, poi nell’uovo sbattuto e, infine, nel pangrattato.

IMG_2960

IMG_2958Friggete in una padella con abbondante olio di girasole a fuoco moderato, dando tempo al composto di cuocere insieme all’oliva.

Quando saranno cotte, sgocciolate le olive, mettendole su una carta assorbente da cucina, e servitele quando sono ancora calde. olive-300x261“Buon Appetito!”

 

 

Offida: Carnevale, merletti e…gli imperdibili funghetti!

Carnevale è la festa più allegra dell’anno, celebrata tra maschere, scherzi e soprattutto dolci gustosissimi. Il Carnevale precede infatti il periodo di astinenza della Quaresima.putignano

La parola stessa ‘carnevale’ deriva dal latino carnem levare (“eliminare la carne”), forse influenzata anche dal latino vale (quasi fosse “carne, addio!“), poiché indicava il banchetto che si teneva l’ultimo giorno di Carnevale (Martedi grasso), prima dell’inizio del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima, in cui era interdetto l’uso della carne.

Frappe, bugie o chiacchiere di Carnevale

Frappe, bugie o chiacchiere di Carnevale

Il periodo di trasgressione si rispecchia nelle tradizioni culinarie delle diverse regioni italiane, dove i dolci fritti diventano padroni dei festeggiamenti, ma con nomi diversi. E’ d’obbligo quindi in questo periodo dell’anno fare “il pieno” di calorie prima dell’arrivo del digiuno!

Frittelle

Un classico…le frittelle!

In Italia, ogni regione vanta le sue ricette gastronomiche tipiche e legate alle tradizioni locali. Nelle Marche sono tanti i dolci tipici preparati per l’occasione, spesso legati a leggende popolari.

Tra questi ci sono anche i funghetti di Offida’: che nulla hanno a che vedere con i funghi del sottobosco, ma la cui forma li ricorda molto! In realtà’, altro non sono che dei semplici biscottini a base di acqua, zucchero, farina e anice.

I funghetti di Offida

I funghetti di Offida

La legenda narra che siano nati durante un assedio del XIV secolo. Le donne di Offida non avevano nulla da cucinare e nemmeno la legna per accendere il fuoco (perché utilizzata per le barricate). Proprio in quell’occasione, si inventarono una ricetta mischiando gli unici ingredienti a disposizione: miele (poi sostituito con lo zucchero), farina e acqua (l’anice fu aggiunto in seguito). Un prodotto semplice e di lunga durata, energetico e gustosissimo: il funghetto offidano!

Provate a prepararli anche voi seguendo questa semplice ricetta…

Ingredienti:

700gr farina, 

600gr zucchero,

semi d’anice,

acqua q.b.

Preparazione:

Impastare la farina, lo zucchero e i semi d’anice con acqua fino ad ottenere un impasto consistente. Quindi formare delle palline da far asciugare naturalmente per due giorni.

Le palline vengono quindi messe a cuocere in forno caldo (180°) in stampi appositi per circa 30 minuti: il calore fa fuoriuscire lo zucchero che salda tra loro le varie palline, assumento un bel colore dorato, mentre la parte rimasta dentro i cerchi conserva il colore bianco.images

Si ottiene così la tipica forma di tanti funghetti bianchi sulla terra scura, piacevolmente croccanti e presto durissimi quando sono freddi, ma che ritrovano la morbidezza appena riscaldati. Ottimi se accompagnati al caffe’ e anisetta o ad un buon bicchiere di Passerina Passito.

La denominazione De.co per la ricetta originale del Funghetto di Offida

La denominazione De.C.O. per la ricetta originale del Funghetto di Offida

I funghetti di Offida non sono soltanto dei dolci golosi, ma sono un altro esempio di come tradizioni e leggende tramandate negli anni riescano a preservare piatti e cibi che, oltre a essere una delizia per il palato, sanno anche raccontare qualcosa di noi, dei nostri avi e della nostra cultura millenaria!

Biscotti di Natale glassati

Manca solo una settimana al Natale e per questo oggi vorrei proporvi una ricetta classica e adatta per le festività’ da preparare in famiglia, magari con l’aiuto dei vostri bimbi!

6788602-fantastic-christmas-cookies-wallpaperI biscotti natalizi sono una delle decorazioni fai da te più golose e belle che ci siano: basta un po’ di pasta frolla, un tocco di glassa e un fiocco per poterle appendere dove volete.

Ecco gli ingredienti necessari per preparare la frolla dei biscotti:

500 gr. di farina 00
125 gr. di burro
8 gr. di lievito chimico
1 pizzico di sale
125 gr. di zucchero semolato
15 gr. di cacao in polvere
250 gr. di miele millefiori
1 uovo
15 gr. di spezie macinate (anice stellato, cannella, macis, cardamomo, zenzero, chiodi di garofano…)

…per la glassa:

1 albume
200 gr. di zucchero a velo

…per le decorazioni:

…date libero sfogo alla vostra fantasia. Meringhe, cioccolato, zucchero a velo, frutta secca, frutta essiccata, bastoncini di cannella, caramelle!

Preparazione:

In una pentola facciamo sciogliere a fuoco dolce il burro, lo zucchero, il miele e le spezie macinate, quando lo zucchero si sarà sciolto completamente aggiungiamo il cacao setacciato e lasciamo raffreddare prima di aggiungere l’uovo mescolando bene.
In una grossa ciotola mettiamo la farina, il lievito e il sale setacciati, a questi aggiungiamo il composto raffreddato preparato in precedenza, impastiamo sino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio, avvolgiamo nella pellicola e lasciamo riposare in frigo per 3-4 ore.dbb1c7319438d1f712f1e29a7ae31961 (1)Stendiamo l’impasto allo spessore di circa 8 mm e con l’aiuto delle formine facciamo i nostri biscotti.1aa31eb3da602ec10e412e61ffd0652b (1)
Cuociamo in forno preriscaldato a 180° per circa 15 minuti, sforniamo.ac0b612440fee788d2acb6aeef4b4738 (1)
La glassa:

glassa_acqua_450ingr (1)Prepariamo la glassa montando a neve ferma gli albumi; incorporiamo, un cucchiaio raso alla volta, di zucchero a velo aiutandoci sempre con lo sbattitore, fino all’esaurimento dello stesso.
Ora iniziamo a decorare….

Tommy e Aurora: i nostri piccoli e golosi cuochi provetti!:-)

Tommy e Aurora: i nostri piccoli e golosi cuochi provetti!:-)

Con un pizzico di fantasia potrete dar vita a un universo di oggetti e personaggi natalizi che animeranno la vostra casa. Questi biscotti non solo sono buonissimi, ma si potranno anche utilizzare per decorare il vostro albero di Natale. Basterà’ effettuare un forellino all’estremità’ del biscotto e passare un filo colorato e voila’…il biscotto glassato e’ pronto per essere appeso!

Volendo, potrete anche utilizzare i biscotti come segnaposti…i vostri ospiti apprezzeranno!862577fd1ea61ecfde7eb622a5aa89c7

Buone Feste a tutti!

Uova in cocotte con cime di broccoletti e…tartufo nero!

10382272_900950216650733_5919627831778522017_oDurante la visita alla fiera del Tartufo di Acqualagna non potevo resistere alla tentazione di acquistare un vero tartufo. tmainTruffles (1)Allo stesso tempo, ho subito pensato di contattare le nostre care amiche di Fabrica del Gusto, Silvia e Donatella, per farmi consigliare una buona ricetta in grado di esaltarne al massimo l’aroma.

Si tratta di una ricetta davvero semplicissima, che ognuno di voi potra’ cucinare a casa propria, una volta reperito il prezioso ingrediente principale…il tartufo!

2015-11-13 12.45.51Mettiamo delle fettine di pane abbrustolito in una cocottina e aggiungiamo delle cime di broccoletto lessate al punto giusto, quindi salate e condite con un po di olio evo marchigiano. Bagniamo il tutto con un piccolo mestolo di brodo vegetale e quindi posizionamo sopra ai broccoletti un uovo all’occhio di bue. tgrating-black-truffle---luxirare-(X2) (1)Non ci resta che grattugiarvi abbondantemente il tartufo e servire!

"Buon Appetito!"

Un consiglio: servire subito affinché il calore esalti al massimo il tartufo!

Con poche messe ed in poco tempo, ecco ottenuto un piatto davvero speciale!

Ricordiamoci che il tartufo puo’ essere utilizzato per arricchire qualsiasi piatto: antipasti, primi e anche secondi, specialmente a base di carne.

Prima di rientrare a New York devo assolutamente farne una bella scorpacciata:-)

Per fortuna amici, la natura ci regala tesori di immenso valore e…sapore!

Buon Appetito!

Emma Frisch: una food blogger italo-americana a Ithaca, New York

Per molto tempo, dedicarsi ai fornelli e cucinare non è stata l’ambizione delle donne. Tuttavia, nel corso degli anni, anche grazie all’impegno di chef professionisti, trasmissioni televisive e di eventi come Expo, si è diffusa la cultura del cibo salutare e la consapevolezza che l’arte culinaria è un patrimonio per tutti noi. 1510556_1648964938663742_2119990877209886944_nLa buona cucina ha cominciato così ad assumere un connotato moderno e positivo, un valore importante da trasmettere. Imparare a cucinare “come facevano le nostre mamme” è diventato tremendamente affascinante e chic, non solo per le donne ma anche per molti uomini!

Un numero crescente di turisti americani sceglie la destinazione da visitare in base alla possibilità di aderire a corsi di cucina tipica del posto.

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Le lezioni di cucina organizzate da ‘Fabrica del Gusto’ a Fabriano

L’Italia è in cima alla classifica per quanto riguarda i viaggi gastronomici. Ma che succede, se non si avesse la possibilità di viaggiare?

S’impara a cucinare da una food blogger con origini italiane!

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La food-blogger italo-americana Emma Frisch, titolare del blog http://www.emmafrisch.com

Discovermarche ha incontrato Emma Frisch, titolare di Frisch Kitchen -Ithaca, New York- e ha assaggiato per voi gli “Spaghetti con polpette” (meglio conosciuti oltreoceano come: “Spaghetti Meatballs”)

Questa ricetta è un classico primo piatto che in America è un must have, celebrato anche da tanti film, il più famoso il cartone animato della Disney “Lilli e il Vagabondo”.

Lilli-e-il-VagabondoI primi a realizzarlo furono proprio gli italiani che emigrarono in America nel 20° secolo, a New York, e la prima pubblicazione di questa ricetta risale infatti al 1920 grazie alla National Pasta Association. Ecco come realizzarli!

Ingredienti per le polpette:

2 fette di pane 

30 gr parmigiano

75 ml latte

1 tuorlo

200 gr carne di manzo trita

100 gr di carne di vitello trita

1 spicchio di aglio

3 cucchiai di prezzemolo

Olio, sale, pepe nero q.b.

Ingredienti per la salsa al pomodoro:

500 gr di spaghetti

2 cucchiai di olio d’oliva

500 gr salsa di pomodoro

1 cipolla

2 spicchi d’aglio

sale e pepe q.b.

Per fare le polpette, mescolare il pane con il latte, far riposare per 10 minuti poi schiacciare con una forchetta in modo da ottenere una “poltiglia”; quindi unire il tuorlo, le carni trite, il parmigiano grattugiato, prezzemolo, aglio, sale e pepe. Con il composto ottenuto formare tante piccole polpettine e cuocerle in padella con olio di oliva ben caldo fino a renderle completamente dorate.

Per la salsa di pomodoro, scaldare in una padella 2 cucchiai di olio, aggiungere la cipolla tritata fine e farla soffriggere, versare l’aglio (spicchi interi!) e il pomodoro, quindi lasciar sobbollire fino a che la salsa non si addensa.

Una volta che gli ingredienti sono pronti, lessare anche gli spaghetti in acqua bollente salata, scolarli al dente e condirli con il sugo e le polpette.

polpette_lgBuon appetito!

Per la ricetta ufficiale suggerita dalla nostra amica italo-americana Emma Frisch, potete collegarvi al seguente link:

http://www.emmafrisch.com/2013/04/radio-podcast-classic-italian-meatballs.html10210_358711934246950_1599460113_n

Per altre ricette, visitate il sito ufficiale:

www.emmafrisch.com

Le Pincinelle made in “Fabrica del Gusto”

10694451_1648963445330558_8483444268973980224_oCome promesso, siamo nuovamente a parlarvi della scuola di cucina Fabrica del Gusto di Fabriano per condividere con voi la ricetta speciale che abbiamo cucinato e degustato insieme a tutti gli amici a fine lezione. Ci siamo davvero divertiti! Ecco a voi le Pincinelle, piatto tipico della tradizione fabrianese ed ovviamente…delle Marche!

In genere le nostre nonne e bisnonne, facevano il pane una volta la settimana e prima di dare la forma definitiva alla pagnotta conservavano una parte dell’impasto e preparavano le pincinelle. Si trattava  di una pasta molto povera, senza uova, economica e alla portata di tutti.

Ma vi assicuriamo che sono davvero buonissime! Siete pronti?

pincinelle 065Pincinelle di farro con carciofi e pancetta affumicata…e l’immancabile spolverata di parmigiano reggiano!

Ingredienti per 4 persone:

300 gr di farina 0

100 gr di farina di farro integrale macinata a pietra

150 gr di lievito madre

Un pizzico di sale

Acqua q.b.

pincinelle 019Amalgamare tutti gli ingredienti ed aggiungere tanta acqua quanto basta ad ottenere un impasto omogeneo.

pincinelle 029Prendere dei piccoli pezzi di impasto e farli rotolare sul tagliere fino ad ottenere dei ‘fili’ sottili.

pincinelle 032Tagliare a misura (5-6 cm) con l’aiuto di un coltello o sfregando tra le mani. pincinelle 034Cuocere in abbondante acqua bollente salata per qualche minuto…pincinelle 038…quindi scolare e condire con ingredienti di stagione.pincinelle 048

Noi abbiamo scelto carciofi e pancetta affumicata locale! pincinelle 070

Buon appetito!

 

 

Comunanza: Paese della Longevita’

Panoramica di Comunanza

Panoramica di Comunanza

Siamo sempre più interessati ad approfondire come il territorio, lo stile di vita e l’alimentazione, siano fattori che incidono direttamente sul benessere e sulla salute dell’uomo. E dal momento che migliaia di nostri lettori hanno manifestato lo stesso nostro coinvolgimento, lo staff di Discovermarche si è recato a Comunanza, piccolo centro in provincia di Ascoli Piceno.

Per chi come noi arriva da una metropoli come New York, trovarsi a Comunanza dà la sensazione di essere giunti in un luogo dove il tempo scorre lentamente, dove si vive rispettando i ritmi della natura.

Comunanza nel tempo: ieri ed oggi

Comunanza nel tempo: ieri ed oggi

Circondata da un paesaggio verdeggiante, l’atmosfera di Comunanza è favorevolmente condizionata da boschi e distese della Valle dell’Aso che si sviluppano in prossimità della catena appenninica. Il cibo che si consuma proviene quasi esclusivamente da produzioni artigianali locali e qui si segue un regime alimentare semplice e naturale. Questo piccolo paese è rinomato in Italia e all’estero per aver detenuto il primato di longevità europea: qui sono vissute due sorelle centenarie , Santina e Carolina Gennari.

Le supercentenari di Comunanza

Le ‘supercentenarie’ di Comunanza

La prima di 112 anni e’ stata tra le persone piu’ longeve al mondo, mentre la seconda di 104 anni. Questo record straordinario, e’ stato addirittura supportato dalla presenza nel paese di un’altra centenaria, Antonina Eusebi di 105 anni e da novanta persone di eta’ compresa tra gli 85 e i 99 anni.Comunanza..

Dei numeri a cui non si puo’ certamente rimanere indifferenti e che hanno fatto crescere la curiostia’ di quale sia il segreto della longevita’ dei cittadini di Comunanza.RASSEGNA STAMPA

Alcuni dei titoli apparsi sulla stampa nazionale

Alcuni dei titoli apparsi sulla stampa nazionale

Le due sorelle hanno reso celebre questo piccolo centro di tremila abitanti. Grazie ai loro preziosi consigli è nato il “ Menù di Santina e Carolina” che svela i segreti del mangiar sano, della prevenzione alle malattie e del vivere a lungo e in buona salute.

Il menu' della longevita'

Il menu’ della longevita’ delle sorelle centenarie Santina e Carolina

Gli esperti dicono che oltre ad una predispozione dei geni, ad assicurare longevità e una vecchiaia più attiva sono aria pulita (aria di montagna), movimento quotidiano, ritmi meno stressanti e cibi sani. 

Dal momento che è ora di fare merenda, non ci siamo tirati indietro quando abbiamo avuto la possibilità di assaggiare la famosa “panzanella”! Un piatto ‘povero’ e molto semplice della tradizione, che se accompagnato da insalata e mozzarella o verdure fresche e prosciutto crudo, può diventare un’ottima variante di un pasto principale.

La Panzanella

La Panzanella

Vogliamo condividere con voi la ricetta originale:

Pane raffermo cotto a legna, pomodoro maturo, olio extravergine di oliva, aceto di vino, mentuccia e aglio fresco tritato (questo ingrediente non deve essere sottovalutato perché contiene circa 400 componenti benefiche per l’organismo umano. L’aglio è infatti considerato uno degli antiossidanti più potenti in natura ed ultimamente pare sia stato promosso ad antitumorale e profilattico nei confronti del cancro da uno studio condotto in Cina e in America).

Siamo veramente soddisfatti di questo tour volto a conoscere il paese di Comunanza, ma anche le abitudini dei suoi cittadini. E voi cosa aspettate a visitare il paese dell’ ”Elisir di lunga vita”?

Un ringraziamento speciale al Comune di Comunanza e a Terre del Piceno per averci guidato nella nostra visita.